E vissero felici e contenti – Racconti improvvisati 2009/2010

“E vissero felici e contenti” non si basa su un testo scritto ma su improvvisazioni, rappresenta perciò nella storia degli spettacoli dell’Eta Beta una novità assoluta. Partendo da un nucleo di favole tradizionali, il gruppo di attori ha rielaborato in vari modalità originali lo stile del racconto, conservando fino all’esibizione col pubblico un margine di improvvisazione. L’intento era di stimolare al massimo la creatività dei ragazzi per fornire loro uno stimolo in più, senza appiattirli nella parte imparata a memoria.
Il lavoro delle improvvisazioni, prima con un seminario e poi con l’allenamento sulla narrazione ha costituito il lavoro principale, ponendo sempre al centro la coralità e quindi il lavoro di gruppo e di integrazione, da cui hanno preso spunto le coreografie create da Sabrina D’Aguanno.

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Come nei precedenti spettacoli Brancaleone e Macbeth Story, anche in questo i ragazzi sono stati in scena dall’inizio alla fine dello spettacolo e anzi ancora più esposti, in quanto non si sono potuti affidare alle battute fissate dall’autore ma alla capacità di raccontare e ascoltarsi a vicenda.
Il margine di rischio che comporta l’improvvisazione obbliga tutti a vigilare sulle possibili conseguenze per poter raggiungere e mantenere l’intesa di gruppo. L’esperimento insomma ha riacceso ulteriormente la sfida sulle difficoltà da raggiungere e superare mettendosi tuti in gioco, dal conduttore agli allievi e ai collaboratori del progetto che con questo debutto è giunta alla sua dodicesima edizione.
Pierpaolo Palladino

 

 

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