Teatri di vetro
in collaborazione con
RACCONTI TEATRALI
presentano
Il posto del drammaturgo
Un confronto sulla drammaturgia e il teatro del presente
Tavola Rotonda
“Il posto del poeta a teatro è in fondo a sinistra, vicino all’uscita”
Jacques Copeau (1911)
Nella variegata proposta del teatro indipendente, essere drammaturgo significa in molti casi partecipare direttamente alla creazione e organizzazione degli strumenti necessari a realizzare i propri testi. Gli autori sono di volta in volta anche registi, scenografi, costumisti, talvolta organizzatori di festival, animatori di spazi teatrali dedicati alla drammaturgia contemporanea.
Nell’ambito di Teatri di vetro vogliamo dar voce alle testimonianze di chi, nel seguire la propria vocazione di autore teatrale, si confronta con i problemi della messinscena, non certo in una prospettiva di autarchia creativa ormai superata ma coltivando una relazione diretta con registi, attori e produttori. Ma vogliamo anche chiederci quale è e come è cambiato il ruolo della scrittura nel teatro contemporaneo dopo che il Novecento ha visto prevalere l’autorialità della regia (come avevano previsto Copeau e Pirandello) accelerando in tal modo quel divorzio tra la letteratura e il teatro che negli anni terminali del secolo appena trascorso è parso a molti definitivo. Quale è “il posto del drammaturgo” sulla nuova scena italiana nel momento in cui proprio il teatro indipendente rimescola e ridefinisce in un nuovo paesaggio (se non in una nuova sintesi) molte delle dicotomie estetiche che hanno dominato il recente passato? A rispondere a questa domanda abbiamo chiamato autori, registi e critici provenienti da diversi ambiti (e da diverse poetiche) della produzione teatrale attuale ma accomunati dall’idea che tra la parola e la scena un nuovo rapporto sia possibile.
Alla tavola rotonda, introdotta da Pierpaolo Palladino e coordinata da Graziano Graziani e Attilio Scarpellini interverranno:
Alberto Bassetti, Gianni Clementi, Renata Ciaravino, Andrea casentino, Marcello Isidori, Katia Ippaso, Alessandro Langiu, Tiziano Scarpa, Valeria Talenti, Daniele Timpano.
La tavola rotonda sarà seguita da una lettura scenica di due atti unici di Gabriella Kuruvilla e Kathiusca Toala Olivares prima fase di studio del progetto Altritaliani, curato da Pierpaolo Palladino.
ALTRITALIANI
lettura drammatizzata a cura di Pierpaolo Palladino
“Essere o non essere” di Gabriella Kuruvilla (italo-indiana)
“Doppio misto” di Kathiusca Toala Olivares (Equador)
con
Cristina Aubry, Noemi Parroni, Ferdinando Vaselli, Pierpaolo Palladino
Musiche di
Pino Cangialosi
eseguite dal vivo da Maria Teresa Martuscelli (tastiere) Benedetto Biondo (tromba)
“Altritaliani” è un progetto ideato e curato da Pierpaolo Palladino con l’ass. cult. Racconti Teatrali che si rivolge agli autori “italo-stranieri” ossia immigrati di prima o seconda generazione che usano direttamente l’italiano come lingua di riferimento e possano esprimere, attraverso la drammaturgia, il loro rapporto con l’Italia in quanto paese di appartenenza. Vicende ambientate in Italia e che parlino di un’identità complessa, composta dalla cultura familiare d’origine, anche etnicamente mista, e dalla vita sociale di tutti i giorni, nel lavoro, nella scuola, e nel rapporto con le istituzioni delle nostre province o delle nostre città più grandi.
I due testi che presentiamo in lettura sono la prima tappa di un laboratorio di scrittura avviato con vari autori e che troverà il suo punto finale nell’allestimento di uno spettacolo presso il teatro Lo Spazio.it di Roma, a marzo del 2009.
“Essere o non essere” di Gabriella Kuruvilla, scrittrice e pittrice nata in Italia da padre indiano, mette in scena il dramma di una ragazza incinta, nata e creciuta a Milano, che vivendo immersa in un assoluto precariato, lavorativo e affettivo, rifiuta la sua gravidanza, e l’idea di poter avere un figlio meticcio, per non ferire e deludere i suoi genitori, visceralmente legati all’identità indiana anche se si sono trasferiti in Brianza da più di 40 anni.
Il testo è tratto dal racconto Aborto, che verrà pubblicato nell’antologia E’ la vita, dolcezza, edito nel giugno 2008 da Baldini Castoldi Dalai.
“Doppio Misto” di Kathiusca Toala Olivares, affronta in chiave di commedia i vari luoghi comuni e le ipocrisie di due coppie miste, in questo caso un fratello e una sorella romani e i rispettivi compagni, equadorena lei e peruviano lui, ma con un punto di vista autoironico sulla condizione degli immigrati, delle badanti e dei matrimoni combinati e non.