Una romantica passeggiata per Roma, accompagnati da MASSIMO WERTMULLER tra i vicoli e le piazze, i barboni e i cardinali, i palazzi e le osterie, i briganti e le dame immacolate…
Un racconto in cui tutti i personaggi sono interpretati da un singolo attore, Massimo Wertmuller, che ci porta per mano nella Roma dell’ottocento, all’indomani della caduta di Napoleone e della restaurazione imposta da Pio VII e dalla sua polizia. In scena ogni personaggio è evocato ed interpretato dall’attore stesso che, con l’aiuto di una sedia, semplici oggetti e una musica suonata dal vivo, ci fa immaginare ogni ambiente: piazze, strade e palazzi del tempo.
Ninetto, vetturino che presta servizio con la madre presso il Monsignor Caracciolo, un alto prelato reazionario, viene informato da questi che il nipote, il giovane Conte Enrico, milanese, è ricercato dalla polizia austriaca e verrà quindi a passare un po’ di tempo a Roma in casa dello zio. A Ninetto viene raccomandato di stargli vicino, di servirlo e controllare i suoi contatti nella città, essendo il giovane di chiare idee carbonare e quindi inaffidabile. La storia è ricordata e rivissuta da Nino che segue tutte le tappe di una vicenda romantica in cui le passioni si dividono tra il suo scetticismo di vetturino romano, e l’idealismo del nobile che si innamora nientemeno che di Paolina Bonaparte, la sorella del “fu imperatore”, con tutti i rischi che ne conseguono e che trasformano giocoforza Nino nel protettore di Enrico e nel suo migliore amico, fino all’inevitabile compimento del destino di entrambi.
testo e regia PIERPAOLO PALLADINO
Musiche di Pino Cangialosi
in live: Fabio Battistelli clarinetto, Pino Cangialosi fagotto e percussioni
Costumi Alessia Sambrini
Disegno luci Alessia Sambrini e Patrick Vitali
Con (In ordine di apparizione): Ninetto, madre di Ninetto, Bruto il cavallo, Monsignor Caracciolo, Giustino il cavallaio, il Conte Enrico, Ottavio, L’Oste, il Marchese Augusto, il vecchio Generale, la badante, l’Inglese, il Nano assassino, il Boia infame, la biondina boccolosa, sua madre, lo zingarello, Paolina Bonaparte, Alvaro il vetturino, l’Abatino, il capitano dei Zuavi, i Lupi prenestini, Cesare il brigante, il gatto incazzato, il Barbone del Castello, la figlia del Papa, la sua domestica, l’ufficiale dei Zuavi, la guardia marchigiana, e con la partecipazione straordinaria di Rombo di Tuono!
E poi: la piazza der Vaticano, er Papa in processione, er Pincio, la statua de Marco Aurelio, er Coliseo, Pigna, er Ghetto, er Campidoglio, Castel Sant’Angelo, largo Argentina, Giubbonari, Campo De Fiori, Panico, er ponte dell’ Angeli le feste nobiliari, Palazzo Chigi, Odescalchi, Rospigliosi, Braschi, e Sirvio Perrico, Foschelo, Borsieri, Breme, er brusio dell’osteria…
Intervista a Massimo Wertmuller e Pierpaolo Palladino durante le prove de IL PELLEGRINO
“C’è un mistero di inflessioni dialettali, di popolari sordidezze, e di romanzesche identità nel gran bel lavoro che Massimo Wertmuller svolge come attore alle prese con un folto mondo di personaggi appartenenti alla Roma papalina dell’Ottocento de “Il Pellegrino”. La trama ideata oggi non cede a bozzettismi in una sinfonia di toni passionali, disfattisti e fatalisti che tocca la sensibilità di zone segrete e non anacronistiche del teatro.” Rodolfo di Giammarco – La Repubblica
“Encomiabile Massimo Wertmuller, diretto dallo stesso Palladino, per la sua abilità nel dare corpo e voce ai numerosi protagonisti, sia uomini sia donne. Le contraddizioni culturali e sociali della Roma papalina sono messe in luce con precisione documentaria e consapevolezza critica. Con rara potenza evocativa il racconto offre uno spaccato della società pontificia e dei suoi fermenti di rivolta terminando con un imprevedibile e doloroso finale.” Tiberia De Matteis – Il