Docente Pierpaolo Palladino
INTRODUZIONE GENERALE
Teatro sociale è la dizione italiana che indica quelle prassi che nei paesi anglosassoni sono chiamate: teatro applicato, teatro educativo, teatro di comunità, teatro per lo sviluppo. Ormai anche in Italia è una realtà culturale, sociale, professionale sempre più diffusa e capillare; è il contenitore per tutte quelle pratiche del teatro al di fuori o al confine del teatro strettamente artistico. Contiene le pratiche del Teatro educativo, del Teatro terapeutico, del Teatro territoriale, del Teatro integrato.
Scopi del teatro sociale
Dando attenzione al processo e non al prodotto artistico in sé, l’arte in genere può diventare lo strumento principale per costruire una identità condivisa, una cittadinanza attiva, una comunità solidale. L’arte può essere una “via” di crescita, emancipazione, realizzazione e cura delle persone, dei gruppi, delle comunità.
Il teatro sociale mira a una nuova politica dello stare insieme, a una nuova pratica di sostegno del disagio. La realizzazione e il benessere individuale sono possibili, infatti, grazie alla rete sociale tra le persone costruita sulla base della partecipazione, della espressione, della creatività, della condivisione emotiva.
In modo nuovo il teatro sociale permette di dare voce alle varie forme del disagio e della emarginazione sociale. Il teatro sociale è costituito da una molteplicità di forme e processi creativi, non è solo un teatro di spettacoli ma anche e soprattutto di laboratori, incontri, eventi, mostre, video, documentari…
A definire la sua essenza è l’uso e la finalità delle diverse forme artistiche e performative.
Cerca di rispondere alle domande: Cosa si può fare per costruire relazioni, esperienze, valori condivisi? Quale esperienza della cultura, della civiltà, della convivenza promuovere? Come alleviare disagi e sofferenze?
Una nuova figura professionale.
Social-trainer, Operatore di Teatro sociale, Conduttore di teatro terapeutico, sono i nuovi termini che meglio esprimono le nuove professionalità e le nuove tecniche che sono richieste per rispondere a tali necessità. Nuovi operatori, con un corretto bagaglio di competenze, dovranno affrontare le esigenze più diverse e favorire esperienze di crescita e integrazione.
OBIETTIVI DEL CORSO
Un corso finalizzato all’apprendimento delle problematiche e delle dinamiche che un operatore deve gestire per organizzare e condurre un laboratorio a vantaggio di utenti diversamente abili o cosiddetti “a rischio”. Gli allievi saranno utilizzati come utenti di un ipotetico laboratorio di teatro integrato, apprendendo sul campo le tecniche e gli esercizi di lavoro del Conduttore.
DESTINATARI
Insegnanti di scuola media inferiore e superiore, operatori non docenti, personale ATA, educatori, studenti di scienze dell’educazione o nel campo dell’animazione teatrale come forma terapeutica, in ambito sia scolastico che di disagio sociale istituzionalizzato quali case circondariali, comunità di recupero, case famiglia, ecc.
PROGRAMMA
Locali dove svolgere il corso!
E’ necessaria un’aula che sia adeguatamente pulita, illuminata, riscaldata e spoglia da arredi interni ingombranti, la cui capienza possa agevolmente ospitare il lavoro degli allievi che dovranno muoversi liberamente nello spazio.
La buona acustica come l’isolamento da rumori esterni è anch’essa fondamentale per la concentrazione e l’ascolto richiesti.
Parte prima teorica e pratica: 4 ore
Panoramica con uso di video sulle principali esperienze di laboratori di teatro sociale svolte in Italia.
Introduzione del docente, con uso di video, sulla sua esperienza pluriennale con il dipartimento psichiatrico dell’età evolutiva della ausl di Viterbo e il gruppo onluss Eta Beta.
Esercitazioni pratiche
Presentazione del gruppo di partecipanti al seminario e inizio del lavoro in cerchio con giochi di improvvisazione teatrale mirati alla conoscenza reciproca e alla scoperta delle proprie potenzialità mimiche e vocali.
Parte seconda teorica e pratica: 4 ore
Il lavoro degli operatori educatori in un gruppo di teatro con funzione di integrazione sociale. Analisi delle diverse funzioni dell’equipe all’interno del gruppo. La centralità della figura dell’insegnante/educatore. I quattro elementi o fasi del Viaggio Comune di un laboratorio teatrale: la scelta dello spazio, la conoscenza del gruppo, l’obiettivo artistico e terapeutico, la scelta del percorso.
Esercitazioni pratiche
Conoscenza reciproca di ciascun allievo tramite esercitazione con improvvisazioni guidate.
Primi rudimenti del lavoro di animazione teatrale propedeutica alla formazione di un gruppo di lavoro coeso.
Parte terza teorica e pratica: 4 ore
La terapia. Potenzialità e risultati terapeutici dell’animazione teatrale. Come coordinare il lavoro del conduttore con la figura dell’educatore e degli assistenti sanitari per i disabili psichici.
L’importanza del lavoro corale.
Esercitazioni pratiche
Le improvvisazioni e la ritmica del corpo con esercizi di ritmica e movimento del corpo.
Esercitazioni su improvvisazioni verbali e coreografiche.
Parte quarta teorica e pratica: 4 ore
La drammaturgia e la regia. Le problematiche relative alla scelta di un testo da allestire per e con gli utenti del laboratorio. Quando deve avvenire il passaggio dalla parte laboratoriale alla fase di allestimento dello spettacolo? Come possono fondersi l’una con l’altra? Problematiche riguardo all’adattamento del testo alle potenzialità del gruppo di attori coinvolti.
La funzione della musica e del canto.
La funzione del Coro.
Esercitazioni pratiche
Analisi di un testo, esercizi di lettura ad alta voce e lavoro di gruppo sulla coralità.
Parte quinta teorica e pratica: 4 ore
L’allestimento scenico. Lavorare con i mezzi a disposizione. Il corpo e l’espressività degli attori come elemento centrale dell’evento teatrale. Come coinvolgere le famiglie e i volontari esterni nell’allestimento scenico.
Esercitazioni pratiche
Divisione in gruppi di lavoro finalizzati ad esercizi di improvvisazione scenica su temi scelti (es. favole da reinventare) per esercitazioni sia singole che di gruppo.
Parte sesta teorica e pratica: 4 ore
L’organizzazione e la produzione. Le peculiarità e le esigenze pratiche ed economiche di un laboratorio teatrale all’interno di una struttura scolastica, di una Ausl, di un penitenziario o di una comunità di recupero.
Esercitazioni pratiche
Allestimento delle scene realizzate in base alle improvvisazioni scelte.
Analisi del lavoro di allestimento.
Parte settima teorica e pratica: 4 ore
La durata nel tempo e il coinvolgimento delle famiglie degli utenti.
Il coinvolgimento delle realtà territoriali: associazioni, centri anziani, istituzioni municipali, volontariato, sponsor.
Esercitazioni pratiche
Allestimento delle scene realizzate in base alle improvvisazioni scelte.
Analisi del lavoro di allestimento.
Parte ottava teorica e pratica: 4 ore
Quest’ultima parte è dedicata interamente alle esercitazioni pratiche e alle testimonianze dirette degli allievi.
Esecuzione finale delle azioni sceniche elaborate.
Gli allievi raccontano i loro progetti in corso, le loro esperienze o le esperienze cui hanno assistito nel campo del teatro terapia.
Considerazioni finali e conclusioni.
ORARI
9.30-13.30 / 14.30-18.30
Durata: 32 ORE
Disponibilità trasferte: Italia e isole
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